Santuario della Santa Casa di Loreto

Dove si custodiscono le autentiche pareti della casa di Nazareth

“700 anni di tradizione rinnegata…

Per capire la gravità di questo evento è importante ascoltare non solo quello che fa sdegno ma le cause, perchè in gioco ci sta la nostra vita, la nostra fede

Grande l’esposizione del teologo Gotti tedeschi e terribile la risposta del vescovo di Loreto dal Cin!!

Versione completa su: https://www.youtube.com/watch?v=iFDvcnAIA2g

Inserisco pure questo articolo pubblicato su Stilum Curiae

… Caro Tosatti il nostro marziano camuffato da monsignore, insider in Vaticano, mi ha appena girato il decreto del 7 ottobre 2019 (allegato), firmato dal Card Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto divino.

Con questo decreto il Prefetto concede di festeggiare il 10 dicembre quello che già esisteva : la festa mariana della Beata Vergine di Loreto e abroga la festa della Traslazione Miracolosa della Santa Casa di Loreto, celebrata come festa liturgica da centinaia di anni.

In pratica il Prefetto sostituisce la celebrazione liturgica del miracolo riferito alla più importante reliquia (oltre la Sacra Sindone ) cristiana al mondo, con la celebrazione di una semplice festa Mariana di Loreto, una festa coma altre feste Mariane, di Lourdes, della Marcede, ecc.

Ma, attenzione: ignora persino la Santa Casa come reliquia, descrivendola come <Santuario che ricorda l’Incarnazione>.

Probabilmente il card. Sarah era suggestionato dalla definizione che fece della Santa Casa papa Bergoglio, dicendo che si tratta di “alcune pietre”…

Ma questo decreto è importante perché la Traslazione miracolosa non esiste più liturgicamente.

Un miracolo di questa importanza e tradizione non deve esser più celebrato liturgicamente.

Liturgicamente si deve ormai solo leggere il Vangelo di Greta e celebrare memorie sul clima e migranti.

Ma perché il card. Sarah è così cambiato?

Proprio il giorno prima della firma di questo decreto, il 9 ottobre, ha rilasciato un intervista al Corriere della Sera, nella quale sostanzialmente rinuncia a tutto il suo pensiero e si prostra, esaltandolo, a questo pontificato.

Ma di che ha paura ? …

OM

139

Sacra ‘Rituum Congregati

  1. 14

1916

Dioecesium totius Italiae et Insularum adiacentium.

Celeberrimum prae cunctis Marialibus Orbis Catholici Sacrariis

prò merito ac iure Lauretanum habetur, illudque fere sex abbine

saeculis Christifidelium praecipuae venerationis cultusque maximi

cohonestatur signifìcationibus; Domus, inquam, natalis Beatissimae

Virginis Mariae, divinis mysteriis consecrata; ibi enim Verbum caro

factum est. Felix ea Domus olim Angelico famulatu e Palaestinae

sacratis regionibus primum in Dalmatiam, inde Lauretanum in agrum

Picenae Provinciae mirabiliter translata, atque in sinu Catholicae

Ecclesiae collocata, perenni miraculorum virtute et caelestium gra-

fia beneficiorum ditata supereminet. Miriflcae vero huiusmodi Trans-

lationis festum, diei propriae h. e. decimae Decembris, exeunte sae-

culo decimo septimo adsignatum, in Ecclesiis memoratae Provinciae

Picenae ac sensim tum aliarum Italiae tum plurimarum exterarum

totius Orbis regionum, cum Officio ac Missa propriis usque ad an-

num millesimum | nongentesimum decimum tertium sine intermissione

quotannis rite celebratum fuit.

Quibus omnibus permoti, et concrediti gregis ferventia quoque

vota, ne dicam, omnium Catholicorum Fidelium probe noscentes,

cuncti Sacrorum Antistites Dioecesium Provinciae Picenae, ne tanti

Virginei Sacrarii cultus longe lateque diffusus sensim in dies aliquid

detrimenti capiat, Sanctissimum Dominum Nostrum Benedictum Pa-

pam XV enixe precati sunt, ut festum Translationis, Almae Domus

  1. Mariae Virginis pristino honori restituens, quotannis, celebrandum,

concedere dignaretur. «     ‘ ‘              ’

Sanctissimus Dominus Noster Benedictus Papa XV supplicia

haec vota ab infrascripto Cardinali Sacrae Rituum Oongregationi

Pro-Praefecto relata, peramanter accipiens, prò sua quoque spoetata

erga Deiparam pietate,. decrevit, ut festum Translationis Almae

Domus B. M. V. sub rifu duplici: maiori a singulis Italiae et Insu-

larum adiacentium Dioecesibus/ nec non ab Ordinibus Regularibus

et Religiosis Familiis etiam proprio Kalendario utentibus atque intra

fines earum Dioecesium commorantibus, die decima Decembris, cum

Officio àc Missa propriis iamdudum approbatis, quotannis celebreturf

servatis Rubricis

insuper eadem Sanctitas Sua benigne indulsit, ut eiusmodi Fe-

stum B. M. V, ad caeteras omnes Dioeceses et Familias Religiosas,

singulis tamen B.mis Ordinariis, vel respectivis Superioribus legitime

petentibus, sub iisdem clausulis et conditionibus extendi valeat. Con-

trariis non obstantibus quibuscumque.

Die 12 Aprilis 1916

  1. Card. Ep. Portuen. et S. Rufinae S. R. C. Pro-Praef.

Alexander Verde S. R. C. Secretarius

 

Il Decreto CELEBERRIMUM e un Caso di coscienza.

Quando vedo un uomo che si ritiene offeso da un altro, non lo lodo certamente come virtuoso, ma, almeno in parte, lo scuso e lo compatisco, quando, restituendo dattero per fico, adopera coll’avversario modi vibrati ed altezzosi.

Quando però si combatte con un benefattore, e celeste benefattore, anzi colla nòstra Divina Madre – Maria, io credo che ci voglia un animo, o profondamente leggiero, o perverso, come quello di Cam, per adoperare metodi canzonatori ed insolenti.

Mi spiego. Chi dei Cattolici ignora come quel versetto della S. Scrittura «Qui me invenèrit inveniet vitam et hauriet salutem a Domino.» (CAi mi troverà, avrà trovato la vita, e dal Signore riceverà la salute) (Prov. Vili, 35J viene dalla S. Chiesa applicato a Maria ? Chi ignora che Maria è la nostra celeste Madre e che la divozione tenera verso di lei, è pegno di predestinazione

Ciò posto io dico, che, qualora fossero stati trovati documenti di valore veramente irrefragabile, contro la S. Casa, un animo bene ordinato non avrebbe dovuto milantarli, ma sobriamente esporli come si addice a chi  ama il vero, anzi pubblicarli con certo rincrescimento e miticolosità, perche demolitori di un santuario caro al cuore di ogni divoto come è cara al figlio la casa di sua madre. Invece basta aver letti gli scritti e uditi i discorsi più famosi contro la Casa, per affermare con certezza che la boria in quelli era molto, ma le ragioni poche.

Oh quanto la severità del critico e la pietà del cattolico vi lasciavano desiderare!

Ebbene’, dopo promulgato il rfecreZo « Celeberriinum »che dovrebbe pensarsi, di chi continuasse a denigrare la S.Casa di Loreto? Costui, dimentico dell’ammonimento « quasi scelus idololatriae est nolle acquiescere» (I. Reg. C. XV.225 v. 23) (Il non volere soggettarsi è come il delitto diidolatria) « Non sint in vobis scilismata; sitis antera perfecti in eodem sensu et in eadein sententia. » (7. Cor. cap. I. v. 10) (Non siano scismi fra voi, ma siate perfetti nello stesso spirito e nello stesso sentimento) si aiteggcrebbe,con iscandalo dei fedeli e scapito della pietà, a scismatico in miniatura, e col pretesto di non idolatrare la S. Casa, idolatrerebbe il proprio parere, anteponendolo a quello delSommo Pontefice, dei Vescovi e della’  Chiesa.

Nè gli gioverebbe la, ragione, che non si tratta già di cose di fede; essendo elementarissimo in teologia che come l’autorità della, Chiesa non si estende esclusivamente alla tutela del dogma, si bene anche a quello della pietà e del buon esempio e dell’autorità ecc., cosi non ha diritto di ritenersi immune da censure e condanne ecclesiastiche chi si limita a non negare i dogmi espressamente definiti. Chè una data dottrina, anche se non eretica, può venir biasimata come falsa, perniciosa, scandalosa, contraria alla pietà, temeraria ecc.ciò fia suggel ch’ogni uomo sganni !

Ed anche a prescindere da qualsiasi condanna positiva, o diretta, non é forse vero che virtualmente, implicitamente, indirettamente si condanna da se ognuno che recede, sia pure menomamente, da quanto pratica, sente e venera la Chiesa.

Ma io prego caldamente tutti i fedeli, specialmente poi i miei cari colleghi nel sacerdozio, non solo a non osteggiare la divozione verso la 8. Casa di Loreto, ma a farsene propagatori nella persuasione che, come canta la Chiesa nell’ufficio della di lei Traslazione, (In II. vesp. ad Magnif.) tanto tremendo è quel luogo, non essendo ivi altra cosa se non la Casa di Dio ^e la Porta del Cielo!

  1. Isaia da C. S. Pietro cappuccino Difensore della S. Casa

 

 

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BOLLETTINO SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

Decreto della Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sull’iscrizione della celebrazione della Beata Maria Vergine di Loreto nel Calendario Romano Generale,

31.10.2019

[B08341

Decreto sull’iscrizione della celebrazione della Beata Maria Vergine di Loreto nel

Calendario Romano Generale

“Memoria ad libitum” della Beata Maria Vergine di Loreto nel Libro del Rito Romano

Decreto sull’iscrizione della celebrazione della Beata Maria Vergine di Loreto nel

Calendario Romano Generale

DECRETUM

de celebratione

Beatae Mariae Virginis de Loreto

in Calendario Romano Generali inscribenda

Lauretanae Almae Domus veneratio inde a Medio AEvo origo fuit illius peculiaris sanctuarii, quo

temporibus etiam hodiernis peregrinantes christifideles multi frequentant ad propriam fìdei vitam

alendam in Dei Verbum prò nobis caro factum.

Sanctuarium vero illud mysterium Incarnationis revocat inducens omnes visitantes ad plenitudinem

temporis considerandam, cum misit Deus Filium suum, factum ex muliere, necnon ad meditanda et

verba Angeli Evangelium nuntiantis et verba Virginis divinae vocationi respondentis. A Spiritu Sancto

obumbrata, humilis anelila Domini divinitatis domus effecta est, imago purissima sanctae Ecclesiae.

Supradictum sanctuarium, intime Sedi Apostolicae conexum, a Summis Pontificibus laudatum et in

omnes gentes vulgatum, in decursu temporum praedare valuit, haud minus quam Nazareth in Terra

Sancta, ad virtutes evangelicae Sanctae Familiae collustrandas.

In illa Alma Domo, ante effigiem Redemptoris et Ecclesiae Matris, nonnulli Sancti ac Beati propriae

vocationi responsum dederunt, infirmi in angustiis consolationem invocaverunt, Dei populus Beatam

Mariam laudare et supplicare incepit Litaniis illis lauretanis quae per orbem terrarum diffusae sunt.

Itinerantes aereo navigio praesertim caelestem patronam in ea invenerunt.

His omnibus perpensis, auctoritate sua Summus Pontifex Franciscus decrevit ut memoriam ad

libitum Beatae Mariae Virginis de Loreto in Calendarium Romanum inscribendam esse die 10

decembris, die etenim quo Laureti festum agitur, et quotannis celebrandam. Haec celebratio omnes,

praecipue familias, iuvenes et religiosos, adiuvabit ad virtutes imitandas perfectae Evangeli!

discipulae, Virginis Matris quae concipiens Caput Ecclesiae etiam nos in sua accepit.

Nova igitur memoria cunctis Calendariis Librisque liturgicis prò Missae et Liturgiae Horarum

celebratione erit inserenda; textus liturgici adhibendi hoc decreto adnexi, cura Coetuum

Episcoporum vertendi, approbandi et post huius Dicasteri! confirmationem edendi sunt.

Contrariis quibuslibet minime obstantibus.

Ex aedibus Congregationis de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum, die 7 mensis Octobris

2019, in memoria Beatae Mariae Virginis a Rosario.

Robertus Card. Sarah

Praefectus

+Arturus Roche

Archiepiscopus a Secretis

[01731-LA.01] [Testo originale: Latino]

Traduzione in lingua italiana

DECRETO

sulla celebrazione della Beata Maria Vergine di Loreto

da iscrivere nel Calendario Romano Generale

La venerazione per la Santa Casa di Loreto è stata, fin dal Medioevo, l’origine di quel peculiare santuario frequentato, ancora oggi, da numerosi fedeli pellegrini per alimentare la propria fede nel Verbo di Dio fatto carne per noi.

Quel santuario ricorda il mistero dell’incarnazione e spinge tutti coloro che lo visitano a considerare la pienezza del tempo, quando Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, e a meditare sia le parole deil’Angelo nunziante l’Evangelo, sia le parole della Vergine che rispose alla divina chiamata.

Adombrata di Spirito Santo, l’umile serva del Signore è divenuta casa della divinità, immagine purissima della santa Chiesa.

Il menzionato santuario, strettamente vincolato alla Sede Apostolica, lodato dai Sommi Pontefici e universalmente conosciuto, ha saputo illustrare in modo eccellente, nel corso del tempo, non meno di Nazaret in Terra Santa, le virtù evangeliche della Santa Famiglia.

Nella Santa Casa, davanti all’effige della Madre del Redentore e della Chiesa, Santi e Beati hanno risposto alla propria vocazione, i malati hanno invocato consolazione nella sofferenza, il popolo di Dio ha iniziato a lodare e a supplicare Santa Maria con le Litanie lauretane, note in tutto il mondo.

In modo particolare quanti viaggiano in aereo hanno trovato in lei la celeste patrona.

Alla luce di tutto questo, il Sommo Pontefice Francesco ha decretato con la sua autorità che la memoria facoltativa della Beata Maria Vergine di Loreto sia iscritta nel Calendario Romano il 10 dicembre, giorno in cui vi è la festa a Loreto, e celebrata ogni anno. Tale celebrazione aiuterà tutti, specialmente le famiglie, i giovani, i religiosi, a imitare le virtù della perfetta discepola del Vangelo, la Vergine Madre che concependo il Capo della Chiesa accolse anche noi con sé.

La nuova memoria dovrà quindi apparire in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della

Messa e della Liturgia delle Ore; i relativi testi liturgici sono allegati a questo decreto e le loro traduzioni, approvate dalle Conferenze Episcopali, saranno pubblicate dopo la conferma di questo

Dicastero.

Nonostante qualsiasi cosa in contrario.

Dalla sede della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 7 ottobre 2019,

memoria della Beata Maria Vergine del Rosario.

Roberto Card. Sarah

Prefetto

+Arthur Roche

Arcivescovo Segretario

 

E’ DA TEMPO CHE PENSO CHE LA BASILICA E’ GESTITA COME UN MUSEO.

LA CASA DI DIO, LA NOSTRA CASA… NON E’ DI LORO PROPRIETA’…

NON ERA COSI QUEL LUOGO, IN PASSATO!!

CHE DESOLAZIONE.


 

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