Santuario della Santa Casa di Loreto

Dove si custodiscono le autentiche pareti della casa di Nazareth

CIRCA LA QUESTIONE DELL’ABROGAZIONE DELLA FESTA LITURGICA DELLA TRASLAZIONE MIRACOLOSA DELLA SANTA CASA

Il Codice di Diritto Canonico, riguardo “agli obblighi e ai diritti di tutti i fedeli” dichiara che: “In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l’integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l’utilità comune e la dignità della persona” (Can.212, §.3).

Essendomi stata fatta richiesta di “chiarimenti” da vari utenti ed essendo direttamente “interessato” da anni alla “questione lauretana” (cfr. www.lavocecattolica.it/santacasa.htm) nello sforzo di far ripristinare “la verità” sull’autenticità della reliquia della Santa Casa di Nazareth a Loreto e sulla conferma della verità storica dei “voli miracolosi” di essa per “il ministero angelico”, voglio qui esprimere la mia solidarietà al Vescovo di Loreto, Mons. Fabio Dal Cin, che, pur da soli due anni nominato delegato pontificio presso il Santuario di Loreto, aveva chiesto ed ottenuto l’indizione del Giubileo Lauretano, per celebrare il centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a “Patrona dell’Aviazione”, in ragione del riconoscimento plurisecolare del magistero pontificio dei “voli miracolosi” della stessa Santa Casa. In tal modo si offriva l’opportunità di rivalorizzare non solo l’autenticità della reliquia nazaretana, ma anche e propriamente “la miracolosità” con cui la Santa Casa era pervenuta a Loreto, appunto con “voli miracolosi”, per il cui motivo Benedetto XV nel 1920 emanò il decreto del “patronato” della Madonna di Loreto a riguardo dell’Aviazione.

Questo inaspettato e inopinato decreto della “Congregazione per il Culto Divino” ha inferto perciò un grave “vulnus”, anche pastorale, al Giubileo stesso, prima ancora che esso abbia ad iniziarsi (come previsto nel periodo dall’8 dicembre 2019 al 10 dicembre 2020).

Al fine, pertanto, di far conoscere meglio ai lettori “la questione” della Festa Liturgica in oggetto, ne espongo qui di seguito brevemente la storia.

            Essendo stato io stesso presente a Loreto, il 1° novembre u.s. è stato proclamato pubblicamente l’indizione dell’Anno Giubilare Lauretano per commemorare il centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a Patrona dell’Aviazione, in riconoscimento – come detto sopra – della verità storica dei “voli miracolosi” della Santa Casa. Tale Patronato decretato il 24 marzo 1920 da Benedetto XV era parallelo ad altri assai più importanti decreti pontifici, con i quali da secoli veniva autorizzata e celebrata la memoria liturgica della TRASLAZIONE MIRACOLOSA DELLA SANTA CASA.

Tale festa liturgica è documentato che a livello locale (Loreto e le Marche) era celebrata sin dal XIV secolo, da quando cioè la Santa Casa era “venuta” nelle Marche. La Chiesa, poi, autorizzò la celebrazione di tale festa come proprio di “UN MIRACOLO”, quello della Traslazione della Santa Casa per il “ministero angelico”, inserendola ufficialmente nel Martirologio Romano già dal 1669, con un decreto di Clemente IX. Nel 1699 Innocenzo XII approvò espressamente anche la lettura del “trasporto miracoloso” della Santa Casa, con relativa Messa.

Nei primi anni del Novecento, dopo l’attacco del canonico francese Ulisse Chévalier contro la Santa Casa, che fece molto scandalo, prudentemente la Chiesa sospese dal Calendario Romano la citazione della memoria di tale “traslazione miracolosa”, in attesa che il “Collegio di Difesa della Santa Casa” promosso da San Pio X (con circa 50 studiosi di tutto il mondo) confutasse e smascherasse tutte le menzogne dissacratorie propagate da Ulisse Chévalier (e da un altro autore, il barnabita Leopoldo De Feis). La festa tuttavia continuava ad essere autorizzata e celebrata regolarmente a Loreto e nelle Marche, di cui la Madonna di Loreto è Patrona.

Sconfessato lo Chévalier dall’opera degli studiosi del “Collegio di Difesa”, Benedetto XV – prima della proclamazione della Madonna di Loreto a “Patrona dell’Aviazione” – fece ripristinare dalla Sacra Congregazione dei Riti, il 16 aprile 1916, la memoria facoltativa nel martirologio romano della “Traslazione Miracolosa” della Santa Casa. Quindi localmente, ma anche a livello universale (anche se facoltativamente) tutti potevano chiedere di celebrare il 10 dicembre non “la festa della Beata Vergine di Loreto”, bensì la memoria del “MIRACOLO DELLA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA”, come tante volte ho spiegato nei miei scritti (cfr. www.lavocecattolica.com) ed esposto in conferenze (cfr. www.telemaria.it): come, cioè, la Chiesa aveva disposto per il 10 dicembre la celebrazione di quello che era l’UNICO MIRACOLO ufficialmente riconosciuto in una celebrazione liturgica dalla Chiesa; e non si trattava quindi di una semplice memoria o festa della “Beata Vergine di Loreto”

Ho scritto sopra che “tutti POTEVANO celebrare il 10 dicembre” la memoria del MIRACOLO DELLA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA, perché dal prossimo 10 dicembre 2019 NON SI POTRA’ PIU’ celebrare liturgicamente IL MIRACOLO DELLA TRASLAZIONE DELLA SANTA CASA, ma soltanto si potrà celebrare la memoria della “BEATA VERGINE DI LORETO”, cioè una semplice festa mariana, con il titolo attribuitole di “Beata Vergine di LORETO”, come tante altre feste di un titolo mariano: Beata Vergine del Soccorso, Beata Vergine del Carmelo, Madonna della Mercede, Madonna delle Grazie, ecc., ed ora anche “Madonna di Loreto”.

Infatti il nuovo Decreto – che avrebbe dovuto aiutare a solennizzare ed esaltare il Centenario proprio dei “VOLI MIRACOLOSI” della Santa Casa, con il Patronato dell’Aviazione – ora in realtà non permette più la celebrazione della “traslazione miracolosa”.

Dal prossimo 10 dicembre si potrà celebrare solo la memoria della “BEATA VERGINE DI LORETO”, con la quale naturalmente chi vuole potrà anche ricordare la tradizione della “traslazione miracolosa” (per chi ancora ci crede, rimanendo fedele alla tradizione): tuttavia tale “dicitura” della “traslazione miracolosa” viene di fatto abrogata, NON E’ PIU’ LITURGICAMENTE ESISTENTE nella celebrazione ufficiale del Calendario Romano. Praticamente questo nuovo Decreto ANNULLA SECOLI DI PRONUNCIAMENTI PONTIFICI e dichiara implicitamente che tutti i sette secoli precedenti (e comunque ufficialmente dal XVII secolo in poi) tutti i decreti pontifici che riconoscevano e autorizzavano il ricordo delle TRASLAZIONI MIRACOLOSE non valgono più nulla, e lo stesso riconoscimento dell’autenticità della reliquia della Santa Casa – come “la vera Casa di Nazareth” – viene ora del tutto occultata se non apertamente negata.

Leggendo infatti il decreto – firmato purtroppo dal Card. Sarah – non vi si trova più nessun accenno alla Santa Casa come “reliquia” né la si identifica con l’autentica “Casa di Nazareth”: vi si parla infatti solo del Santuario che ricorda genericamente l’Incarnazione, nel senso appunto di “un ricordo devozionale”, non come “un fatto storico” avvenuto realmente proprio tra quelle “TRE PARETI” presenti a Loreto nel Santuario, che difatti non vengono mai nominate (d’altra parte si tratterebbe solo di “alcune pietre” aveva scritto papa Francesco recentemente ed erroneamente!…). Anzi, viene persino scritto che le grazie che si sono ottenute nei secoli, dai pellegrini e dai Santi, erano derivate dal fatto che essi si rivolgevano all’effigie della Madonna presente nella Santa Casa, e non per la reliquia in sé. Il decreto appare perciò del tutto “fumoso”, “ambiguo”: chi vuole ci può ancora ricavare e ritenere di poter credere alla Traslazione Miracolosa, ma di per sé il decreto la ignora totalmente: sia la Santa Casa come “reliquia autentica”, che la verità storica delle “Traslazioni Miracolose”.

Per vedere la differenza abissale con i precedenti decreti, bisogna leggere quello in latino del 12 aprile 1916, vigente – con leggere modifiche – fino alla data del 7 ottobre 2019 (la data della firma del Card. Sarah!).

Agli occhi profani ed ingenui appare una grande concessione l’aver iscritto nel martirologio romano universale la “memoria della Beata Vergine di Loreto”, non sapendo che questa festa vi era già scritta da secoli. Il decreto del Card. Sarah in realtà – con un grande inganno – ha abrogato la festa secolare della “Traslazione Miracolosa”, cambiando la natura stessa della festa, facendola divenire solo “un ricordo mariano devozionale”.

Stupisce che a firmare il Decreto sia stato il Card. Sarah: ignoranza e buona fede? ma non conosceva i decreti di tutti i secoli precedenti? E non si rendeva conto che, abrogandoli, li sconfessava tutti, sconfessando così tutti i Papi precedenti? I quali non erano stati di certo degli “ingenui” nell’esaltare e riconoscere quella che era “la pura verità” sull’autenticità della “reliquia” e sulla storicità del miracolo delle Traslazioni. La stessa “Congregazione per il Culto Divino” appare perciò – mi si perdoni il termine – come “schizofrenica”, nel rinnegare se stessa e i suoi pronunciamenti ufficiali, reiterati per quattro secoli. E senza darne alcuna ragione. In realtà questo decreto del 7 ottobre u.s. è l’ultimo atto dissacratore dell’apostasia lauretana iniziatasi nel 1984, ad opera di un libro scritto e diffuso da un autore – il Padre Giuseppe Santarelli, direttore della “Congregazione Universale della Santa Casa”, solo recentemente rimosso dal nuovo Vescovo Mons. Fabio Dal Cin – che aveva ipotizzato “un trasporto umano” di solo “alcune pietre” della Santa Casa di Nazareth, negando quindi sia l’integralità della stessa reliquia come i miracoli delle traslazioni.

Il testo del decreto, comunque, non mi sembra che abbia lo stile di scrittura quale usa il Card. Sarah. E’ uno stile ambiguo, che dice e non dice, occulta ma non nega, nega ma non lo fa trasparire. Ognuno può trarci una tesi ed un altro il contrario. Ma sempre in definitiva con l’intento di “sconsacrare”. Bisogna dirlo, per amore della verità, che si tratta dell’ormai tipico stile “bergogliano” e scritto quindi da qualcuno della “cerchia”. L’errore grave del Card. Sarah è averne assunto la paternità, firmando un simile decreto che è una vera “sconsacrazione liturgica” e un abbandono e sconsacrazione della tradizione magisteriale secolare.

Per parte mia, farò una Lettera Aperta allo stesso Card. Sarah, mostrandogli il grave errore di questo decreto e di questa firma appostavi, che oscura e immiserisce sempre di più “il fatto lauretano” e “la devozione popolare”: ed offendendo la verità storica offende Dio stesso. Bisogna perciò denunciare – come insegna il Vangelo – anche questo nuovo immotivato e vero “sopruso” di una “parte di Chiesa” che appare sempre più “modernista”!

Vi è ora solo la speranza che un nuovo “Benedetto XV” (come nel 1916) abroghi in futuro a sua volta questo assurdo decreto del Card. Sarah, e venga ripristinata liturgicamente la memoria della TRASLAZIONE MIRACOLOSA e non solo e semplicemente la memoria della BEATA VERGINE DI LORETO!…

Per chi volesse documentarsi con materiale storico originale, a conferma di tutto quanto sopra scritto, può farmene richiesta all’indirizzo direttore@telemaria.it e sarà mia premura spedirlo con la Posta Elettronica.

Ancona, 3 novembre 2019

 

Prof. GIORGIO NICOLINI – Direttore di “Tele Maria”

Tel./Fax 071.83552 – Cell. 339.6424332 – Posta Elettronica: direttore@telemaria.it

Sito WebTV: www.telemaria.it – www.lavocecattolica.com

 

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Di certo io non festeggerò questo ennesimo abuso.

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