Great Reset: intervista a Sua Eccellenza Mons. Carlo Maria Viganò.

Il legame della pseudopandemia con gli intenti del Great Reset e il piano infernale in nome di una impossibile fratellanza tra Bene e Male

 

IL GREAT RESET

Intervista della dott.ssa Maike Hickson

a Sua Eccellenza Mons. Carlo Maria Viganò

Mea est ultio, et ego retribuam in tempore, in quo labetur pes eorum!

Juxta est dies perditionis, et adesse festinat sors eorum.

 

Deut 32, 35

 

Maike Hickson: Cosa si intende con «Great Reset»?

Carlo Maria Viganò: Il Great Reset è un’espressione coniata alcuni anni orsono dall’élite massonica che domina il mondo. Con Great Reset si intende una sorta di rivoluzione globale, decisa da questa élite per “resettare” appunto l’intero tessuto sociale, imponendo alle masse una serie di cambiamenti volti a preparare il regno dell’Anticristo, che in assenza di eventi calamitosi sarebbe difficile far adottare democraticamente con il loro consenso. Gli ideali del mondo migliore, del rispetto dell’ambiente, della fraternità tra i popoli, dell’inclusività sono solo un modo ipocrita e menzognero per veicolare questa rivoluzione ed ammantarla di una presunta nobiltà d’intenti che in concreto nasconde i veri scopi dell’élite; per ammissione della quale, «nulla sarà più come prima».

M.H.: Chi sono le persone-chiave dietro il Great Reset? Cosa sappiamo delle loro convinzioni personali?

CMV: L’élite, che promuove il Great Reset è composta dalle principali organizzazioni mondiali, dal World Economic Forum di Klaus Schwab all’ONU, dalla Commissione Trilaterale al Gruppo Bilderberg, con l’appoggio dei loro servi nei Governi, nell’alta finanza, nelle multinazionali, e dei media. Questo processo continua da secoli, capeggiato dalle grandi dinastie del capitale quali i Rothschild e i Rockefeller, che interferiscono pesantemente nella politica degli Stati grazie al proprio incommensurabile patrimonio.

La matrice è essenzialmente massonica, sia per i principi espressi, sia per l’odio che costoro manifestano nei riguardi della Religione, ed ancor più di Nostro Signore Gesù Cristo. Se consideriamo le istanze promosse dai fautori del Great Reset, possiamo ricondurle alla triade rivoluzionaria e massonica: libertà, uguaglianza, fraternità. Il Cattolico sa bene, istruito dal Magistero dei Romani Pontefici, quale infernale sovvertimento sia implicato da questi principi: la libertà è ribellione alla Sovranità di Dio e alla Sua santa Legge; l’uguaglianza pone tutte le persone sullo stesso livello – il più basso – negando le differenze e l’individualità di ciascuna, e soprattutto annullando la fondamentale distinzione tra quanti riconoscono Cristo come unico Dio e Signore e quanti Lo rifiutano; la fraternità infine vuole instaurare una società in cui gli uomini dovrebbero poter esser fratelli prescindendo dalla divina paternità di Dio e dall’appartenenza alla famiglia dei redenti in Cristo.

Consideriamo una cosa importante: l’uomo è fatto a immagine di Dio nel senso che rispecchia, nelle sue facoltà, gli attributi della Santissima Trinità: la potenza del Padre, la sapienza del Figlio, l’amore dello Spirito Santo. Il Great Reset vuole capovolgere questa connaturale corrispondenza dell’uomo al suo Creatore, Signore e Redentore in una parodia blasfema, scardinando in lui la memoria, falsandone l’intelletto, pervertendone la volontà.

Tutto ciò che viene compiuto in nome dell’ideologia globalista ha questo scopo inconfessato ma evidentissimo: non dobbiamo più avere memoria del nostro passato e della nostra Storia, non dobbiamo saper più riconoscere il Bene dal Male, non dobbiamo più volere la virtù e respingere il vizio; anzi, siamo spinti a condannare il Bene come intollerante e ad approvare il Male come una liberazione e un riscatto dalla morale cristiana. E se Dio è rifiutato come Padre, non vi deve essere più paternità nemmeno nell’ordine naturale, perché questa è specchio di quella. Ecco perché questo odio teologico contro la famiglia naturale, contro la vita nascente. Se Dio non è morto per noi in Croce, non vi deve essere più sofferenza, non più dolore, non più morte, perché nel dolore possiamo comprendere il senso del sacrificio ed accettarlo per amore di Colui che ha versato il Suo Sangue per noi. Se Dio non è Amore, non vi deve essere più amore tra gli uomini, ma solo fornicazione e appagamento dei piaceri, perché se vogliamo il bene degli altri siamo portati a condividere con loro il bene più prezioso che abbiamo, la Fede, e non possiamo lasciarli precipitare nell’abisso in nome di un perverso concetto di libertà. Costoro non sono atei, non negano Dio, ma lo odiano, come Lo odia Lucifero.

M.H.: Secondo Lei, siamo davanti a una battaglia tra bene e male?

CMV: Il Great Reset non è solo l’ultimo atto prima dell’instaurazione del regno dell’Anticristo, ma esso ha acquisito tutti i connotati di una vera e propria religione, mutuandone il linguaggio, creando cerimonie, nominando i propri sacerdoti. La ritualità della presente pandemia è evidentissima, specialmente nell’aver voluto attribuire al vaccino una valenza sacramentale, al punto da ricorrere a sacerdoti e Vescovi – e allo stesso Papa – per promuoverlo, anzi per predicarne l’indispensabilità salvifica, indicandolo come «dovere morale» di ogni credente. Così, nella proibizione del Santo Sacrificio al vero Dio e nel divieto di amministrare i veri Sacramenti, la nuova religione del Covid si è imposta con nuovi riti igienici e nuovi sacramenti sanitari.

La fiducia dell’adepto del virus Corona nei confronti della narrazione mediatica è la grottesca parodia dell’atto di fede richiesto al Cattolico, con la differenza che i dogmi della religione sanitaria per i quali è richiesto un assenso incondizionato sono totalmente irrazionali, irragionevoli e illogici; non c’è un’adesione ad una verità che trascende la ragione, ma che la contraddice, mostrando che il Covid sconfina, come le false religioni, nella superstizione. Chi crede al Covid si trova quindi nella condizione di dover dar prova di sottomissione ai suoi ministri sacri anche davanti a concetti che ripugnano alla scienza medica e al buonsenso: l’uso delle mascherine è obbligatorio anche se non servono a proteggere dal contagio; il vaccino è imposto anche se non dà immunità; le cure non approvate dal Sinedrio Sanitario sono proibite anche se la loro efficacia è evidente. E dovremmo aggiungere: quanto più assurdo è l’ordine impartito, tanto più l’adepto si sente membro della setta proprio nell’atto di obbedire.

Suscita sconcerto che chi oggi abdica alla ragione dinanzi ai proclami dei virologi-pontefici si dichiari “razionalista” e convinto sostenitore della scienza contro ogni fideismo dogmatista. D’altra parte, quando non si crede più a Dio si finisce per credere a qualsiasi cosa.

M.H.: Alla luce del fatto che il World Economic Forum sostiene le forti politiche di lockdown attuate a seguito del Coronavirus, elogiando anche i benefici dei lockdown per la pulizia dell’aria, sembra che la crisi del Covid vada di pari passo con i loro piani e sia uno strumento utile per il Great Reset. Vede legami tra il WEF e i manager della crisi Corona?

CMV: Credo di essere stato tra i primi Vescovi a denunciare il legame intrinseco della pseudopandemia con gli intenti del Great Reset. Vi è una dichiarazione di Pierre J. Gilbert , molto interessante e rivelatrice, che risale al 1995, in cui sono elencati tutti i passi che oggi vediamo realizzarsi sotto i nostri occhi con la tragica farsa del Covid, dall’inoculazione di massa di un vaccino all’allestimento di campi di detenzione per i dissenzienti. Questo massone convertito ha svelato venticinque anni fa gli scopi della setta infame: allora la sua denuncia fu bollata come assurdo farneticamento di un complottista, ma oggi si mostra nella sua cruda e terribile realtà, dimostrando che il piano del Great Reset ordito dai nemici di Dio non si limita agli aspetti meramente economici che usa come strumento per tenersi legato il mondo della finanza, ma si estende all’essenza stessa del nostro vivere come individui e come membri della società, per cancellare ogni vestigio della Cristianità. Dietro tutto questo c’è il Maligno, che oggi conta in una schiera organizzatissima di adepti.

Dobbiamo liberarci una volta per tutte dell’assurda narrazione dei media mainstream, secondo cui il Covid-19 sarebbe un virus mortale dinanzi al quale gli Stati starebbero organizzandosi per fronteggiare un’emergenza pandemica inaspettata e difficile da contenere.

– Anzitutto il Covid, secondo eminenti esperti, sarebbe frutto di una manipolazione effettuata in un laboratorio di Wuhan;
– in secondo luogo, questo virus, in se stesso non letale, poteva essere combattuto efficacemente con farmaci esistenti e terapie poco costose, mentre l’OMS ha dato indicazioni erronee e devianti, suggerendo protocolli dagli esiti devastanti, impedendo la cura domiciliare e all’insorgere delle complicanze imponendo terapie per sindrome respiratoria anziché circolatoria;

– ha poi ordinato di registrare come deceduti per Covid tutti i morti, a prescindere dalla reale causa di morte, sconsigliando le autopsie e giungendo a raccomandare la cremazione dei cadaveri.

Sulla base di queste cifre gonfiate i media hanno creato un allarme sociale, un’azione di vero e proprio terrorismo nei riguardi di tutta la popolazione, imponendo chiusure ingiustificate, mascherine inutili, distanziamento sociale. Per rilevare la presunta positività al virus si sono usati tamponi e test totalmente inappropriati a scopo diagnostico e dagli esiti facilmente falsificabili, come denunciato dal loro ideatore. Infine, ha promosso il ricorso ad un presunto vaccino, che in realtà è un siero genico, dichiaratamente inefficace per quanto riguarda l’immunità virale e dagli effetti collaterali a breve termine ampiamente dimostrati, mentre quelli a lungo termine sono ancora da valutare. Un vaccino che, essendo prodotto per contrastare un virus mutante, è destinato a dover esser rinnovato periodicamente sulla base delle fantomatiche “varianti” del Covid, e che i rudimenti della scienza medica sconsiglierebbero di effettuare in piena pandemia, perché potrebbe dar luogo a forme di resistenza immunologica. In questo piano criminale la scienza si è tramutata in esoterismo, i medici in stregoni, i dissenzienti in eretici da scomunicare o da sottoporre al trattamento sanitario obbligatorio.

Gli stessi errori – ad esempio la decisione di ricoverare gli anziani nelle RSA diffondendo il contagio e sterminando migliaia di persone fragili, dopo averne indebolito le difese immunitarie – sono stati commessi in contesti e tempi diversi, anche in presenza di inequivocabili precedenti, con un piano condiviso. È evidente che vi è un unico copione sotto un’unica regia, con attori che recitano la parte loro affidata.

Aggiungo, a riprova di quanto affermo da un anno, che gli Stati che non hanno applicato le misure di contenimento e le terapie imposte dall’OMS sono quelli che registrano il numero minore di decessi; e alcune Nazioni che non hanno accettato i diktat delle organizzazioni mondiali hanno subito tentativi di corruzione o di colpo di stato, o sono stati eliminati: mi riferisco ad esempio alla Bielorussia (qui) o alla Tanzania (qui), solo per citare i due casi più noti. Senza dimenticare che le statistiche ufficiali circa i decessi totali del 2020 sono quasi ovunque al di sotto della media degli ultimi anni: se il Covid fosse una vera pandemia, dovremmo avere cifre analoghe a quelle che si ebbero tra il 1918 e il 1920 per la Spagnola.

In conclusione, il Covid è un pretesto con il quale dare parvenza di legittimità a limitazioni delle libertà naturali e dei diritti fondamentali degli individui, in modo da creare una crisi economica e sociale con la quale rendere irreversibile il Great Reset. Lo stato di prostrazione economica in cui versano i Paesi europei – in particolare quelli di tradizione cattolica come l’Italia, la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda, la Polonia – li costringe a sottostare al ricatto dell’Unione Europea e ad essere oggetto della spoliazione da parte di multinazionali americane, cinesi, tedesche, francesi… Parallelamente allo scardinamento del tessuto economico, si è deciso di concentrare i profitti su poche aziende multinazionali, ad esempio Amazon, Just Eat, Ikea ed altre società – tra cui la grande distribuzione – che hanno beneficiato enormemente della chiusura delle piccole e medie attività commerciali e dei ristoranti. Senza parlare dei profitti delle case farmaceutiche, dietro le quali vi sono fondi di investimento che fanno capo, tra gli altri, a Microsoft, Amazon e Facebook.

Un altro settore che ha tratto enormi vantaggi economici dal lockdown è stato quello della pornografia: la multinazionale Mindgeek ha incrementato il proprio giro d’affari, contribuendo a corrompere milioni di giovani e adulti chiusi in casa dall’emergenza pandemica tramite offerte promozionali e abbonamenti gratuiti, a fronte dei quali è enormemente aumentato il numero dei clienti e di conseguenza il prezzo delle pubblicità di terze parti. Si consideri che questo sito fa più traffico online di Amazon, Twitter e Facebook (qui) con 3,5 miliardi di visitatori al mese (qui). Come si vede, la pandemia offre un’opportunità preziosa per chi coltiva il vizio e le perversioni delle masse in modo da poterle meglio manovrare.

M.H.: Pare che l’Occidente abbia imitato la politica di lockdown che è stata utilizzata per la prima volta dalla Cina, un paese totalitario. Questo non mostra quanto noi occidentali siamo già influenzati dalla Cina? In quale altro modo spiegare perché l’Occidente imiterebbe i metodi cinesi?

CMV: La dittatura comunista cinese è certamente uno dei protagonisti della tragica farsa pandemica: c’è il sospetto concreto che abbia prodotto il virus e la certezza che lo abbia diffuso all’estero, vietando i voli interni ma consentendo quelli internazionali; sta certamente traendo vantaggio dalla crisi economica, a seguito della quale gruppi finanziari acquistano infrastrutture, aziende strategiche, hotel e immobili di pregio, ad iniziare dall’Italia. Pechino è consapevole che l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale ottenuta con il Great Reset comporterà una “comunistizzazione” dell’ideologia liberista, e ne approfitta per espandere il proprio potere nel mondo, anche grazie alle quinte colonne che finanzia nei vari Stati: è proprio di questi giorni la denuncia di Edward Luttwak, secondo cui Ministri e Sottosegretari italiani sarebbero al soldo della Cina .

M.H.: Vostra Eccellenza è stata una delle prime voci che ci avvertiva che il Coronavirus viene utilizzato per scopi politici. Ricordo come nelle primissime fasi, lo scorso anno a Marzo fui fortemente influenzato da persone come l’immunologo Dott. Richard Hattchet, che affermò che «questa è la malattia più spaventosa che ho incontrato in tutta la mia carriera», paragonando il Corona virus con la situazione della Seconda Guerra Mondiale (minuto 11.45) ed elogiando il successo e le «incredibili serie di interventi» intrapresi dai Comunisti cinesi a Wuhan. Ora apprendo che Hattchet lavorava a un vaccino per questo virus e che è stato finanziato con 20 milioni di dollari dalla Bill and Melinda Gates Foundation. Questo esempio potrebbe spiegare come siamo arrivati ad accettare restrizioni così rigide nelle nostre vite e che c’è realmente una collaborazione di forze diverse per spaventarci?

CMV: La Bill & Melinda Gates Foundation è tra i principali sponsor del virus e allo stesso tempo la Microsoft, come ho ricordato poc’anzi, è il primo azionista del fondo di investimento Blackrock, che finanzia Pfizer, Moderna e Astra Zeneca. Inoltre, la Fondazione è tra i primi sponsor dell’OMS e ha ramificazioni in moltissime organizzazioni sanitarie nazionali ed internazionali. Sappiamo che in molti interventi Bill Gates ha teorizzato l’uso della pandemia per ridurre la popolazione mondiale, e che detiene il brevetto su sistemi di tracciamento sanitario della popolazione, oltre ad un sistema di pagamento che si interfaccia al chip di tracciamento. Affermare che Gates è un filantropo è come dire che Jack lo Squartatore era un appassionato di anatomia.

Vorrei ricordare, a conferma del conflitto di interessi delle istituzioni internazionali nei riguardi dei loro sponsor, che Bill Gates e George Soros hanno donato al Consiglio d’Europa quasi 1.400.000 euro tra il 2004 e il 2013 e quasi 690.000 euro tra il 2006 e il 2014, concretizzando «una vera e propria privatizzazione degli organismi internazionali e, quel che è peggio, dei diritti umani» (qui), come denuncia Grégor Puppinck, avvocato francese, Direttore del Centro Europeo per la Legge e Giustizia.

Lo scopo di Gates, di Soros e di altri “magnati” impegnati nell’agenda globalista è la decimazione della popolazione mondiale, la schiavitù delle masse e la concentrazione del potere e della finanza nelle mani di pochi criminali che hanno come intento il dominio del mondo e la preparazione dell’avvento dell’Anticristo. Davanti a questo piano infernale, lo strumento del virus Covid-19 per imporre dei vaccini che rendano malati cronici miliardi di persone è perfettamente coerente con le affermazioni di costoro e con la sciagurata complicità dei leader politici e religiosi di quasi tutto il mondo, ivi compreso Jorge Mario Bergoglio. Il quale, come sappiamo, con l’accordo con Pechino ha tradito i Cattolici cinesi, consegnando laici e Gerarchia nelle mani della setta scismatica agli ordini del Partito Comunista, in cambio di generosi finanziamenti.

M.H.: Recentemente Ella ha affermato in un’intervista che «il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha recentemente affermato che il virus è stato utilizzato per sopprimere il dissenso». Può dirci di più su ciò che ha detto il Segretario Generale?

CMV: Le affermazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite possono essere intese sia come un’accusa e un monito agli Stati a non procedere nella soppressione del dissenso, sia come una presa d’atto dei reali intenti dell’élite. Diciamo che questo intervento conferma l’evidenza dei fatti, specialmente per quanto concerne il tentativo di imporre il passaporto vaccinale, e con esso il vaccino di massa o la discriminazione di chi non accetta di farselo inoculare. Non escludo che questa ammissione possa servire anche come modo per tranquillizzare i dissenzienti, facendo loro credere che l’ONU sia estranea al piano globalista.

M.H.: Vostra Eccellenza ritiene che le élite globali che lavorano per il Great Reset siano effettivamente allineate con la Cina, indipendentemente dal fatto che il popolo cinese sia oppresso da una dittatura?

CMV: La dittatura cinese è il paradigma di quello che aspetta il mondo intero, se l’alleanza tra liberisti e comunisti verrà definitivamente suggellata. La Cina dimostra all’élite che la dittatura è l’unica forma possibile per imporre alle masse il Great Reset, replicando in forma adattata alla situazione odierna quanto Mao Zedong fece con la Grande Rivoluzione Culturale negli anni Sessanta. Credo nondimeno che, ad un certo punto, gli scopi del Great Reset e quelli della Cina comunista non coincideranno più, specialmente quando si tratterà di abolire il debito degli Stati dal quale la Cina trae enormi interessi: essa si troverebbe da un giorno all’altro privata di un potere economico sulle altre Nazioni al quale non è disposta a rinunziare, a meno che non le venga proposta un’alternativa parimenti profittevole sotto il profilo finanziario e politico.

M.H.: Dal momento che abbiamo copiato le regole di lockdown della Cina, dobbiamo aspettarci che l’Occidente sia incline anche a imitare sempre di più la repressione cinese del dissenso politico e dei gruppi religiosi, in particolare Cattolici e in generale Cristiani?

CMV: Mi pare evidente, come ho appena detto, che il modello di dittatura attualmente vigente in Cina dovrà essere applicato anche agli Stati cui dovrà essere imposto il Great Reset: il dissenso civile, politico e religioso non è contemplato né tollerato, soprattutto quando esso dimostra con argomenti validi e prove evidenti la grottesca congiura del Nuovo Ordine Mondiale ai danni dei popoli. I segnali sono già presenti da tempo anche nell’Occidente e nei Paesi “liberi”: censura spietata sui social, totale asservimento dei media mainstream, controllo esasperato della vita dei singoli, tracciamento degli spostamenti e, non ultimo, il cosiddetto credito sociale, già adottato in Cina e che alcuni teorizzano si debba usare anche da noi.

Il credito sociale è utilizzato per assegnare ad ogni cittadino un punteggio che deve indicare la sua affidabilità davanti allo Stato, sulla base di informazioni possedute dal governo basate sull’analisi di big data, riguardanti la condizione economica e sociale dei cittadini. È una forma, in sostanza, di sorveglianza di massa finalizzata a classificare privati e aziende, con la possibilità di estromettere dalla vita sociale individui e società, laddove non rispettino i parametri decisi dal Governo. Ogni cittadino viene ricompensato o punito, sulla base del proprio comportamento; alcuni tipi di punizione consistono nel divieto di volo, nell’esclusione da scuole private, nel rallentamento della connessione internet, nell’esclusione da lavori di alto prestigio, nel non poter prenotare soggiorni negli hotel e infine nella registrazione su una lista di proscrizione pubblica. Se consideriamo le misure che si stanno adottando grazie alla pandemia a proposito del “passaporto vaccinale”, mi pare che lo schema cinese sia in via di implementazione quasi ovunque.

Per quanto concerne la repressione del dissenso religioso, occorre notare che Bergoglio ha dimostrato di voler sostituire la Chiesa Cattolica con una struttura ecumenica e globalista che della Sposa di Cristo conserva solo il nome, il brand. Non a caso anche in ambito cattolico si fa sempre più forte la delegittimazione di chi non è disposto a rinnegare la Fede in nome dell’asservimento all’ideologia dominante; e sul fronte opposto la Santa Sede si guarda bene dal condannare le dottrine eterodosse propagandate da alcune Conferenze Episcopali, ad iniziare da quella tedesca, belga e olandese. Anzi: la base ideologica di quelle dottrine – ad esempio la benedizione delle coppie sodomitiche o l’indifferentismo religioso promosso dal cosiddetto dialogo ecumenico – si trovano nel “magistero” di Bergoglio e sono coerenti con l’impostazione ereticale iniziata con il Vaticano II, che diede inizio al processo di dissoluzione della società tradizionale cui seguì il Sessantotto in Europa e in America e, appunto, la Rivoluzione Culturale in Cina.

M.H.: Alla luce di una possibile crescente collaborazione tra le élite globali del Grande Reset e la Cina verso una società meno libera, cosa ne pensa dell’avvertimento di Nostra Signora di Fatima che senza un’adeguata consacrazione della Russia, questa nazione avrebbe diffuso i suoi errori in tutto il mondo, con il Comunismo che è il suo errore principale?

CMV: La mancata Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria ha condotto alla diffusione del Comunismo nel mondo; oggi vediamo quel Comunismo alleato dell’altro nemico giurato del Cristianesimo, il Liberalismo. Questa alleanza infernale dovrebbe condurre all’instaurazione del Nuovo Ordine e all’avvento dell’Anticristo. Ma non dimentichiamo che Nostra Signora ha detto che, prima della persecuzione finale, il mondo avrebbe goduto di un periodo di pace. Io penso che il Great Reset e il progetto satanico del Nuovo Ordine sotto la Sinarchia massonica non sia ancora riuscito ad imporsi, anche se ci siamo andati molto vicino. Spero e prego che la Provvidenza stia usando questa pseudopandemia per mostrarci il mondo distopico che ci aspetta se non sapremo tornare a Dio, se ci ostineremo ad offenderLo e a violare i Suoi Comandamenti, se negheremo la divina Regalità di Nostro Signore preferendo vivere sotto la tirannia del Male. Molti che fino a ieri erano ancora convinti della bontà del progetto globalista e della sua compatibilità con la Fede iniziano a comprendere quanto esso sia antiumano e anticristico. Forse non tutto è perduto, se sappiamo capire che non vi è pace se non dove Cristo è riconosciuto come Re: pax Christi in regno Christi. Chi crede di poter costruire una società prospera e in pace senza fondarla sulla roccia di Nostro Signore farà la stessa fine di chi volle erigere la Torre di Babele per sfidare Dio. Dextera tua, Domine, magnificata est in fortitudine: dextera tua, Domine, percussit inimicum (Es 15, 6).

M.H.: Cosa possiamo fare noi cattolici per fermare un processo così spaventoso e diffuso in tutto il mondo e per ripristinare le nostre libertà costituzionali che sono state violate e limitate in nome dell’emergenza sanitaria?

CMV: La violazione delle “libertà costituzionali” è solo un aspetto del problema: prima di questo viene la violazione della Legge di Dio, in nome della quale l’aborto, l’eutanasia, la sodomia e le peggiori perversioni sono chiamate “diritti”, mentre rappresentano una sfida alla Maestà di Dio. Ricordiamocelo bene: Deus non irridetur (Gal 6, 7), non si può prendere in giro il Signore, e men che meno sfidarLo. Per fermare questa infernale corsa verso l’abisso abbiamo una sola soluzione: cambiare vita, convertendoci radicalmente; evangelizzare chi non crede con l’esempio e con la parola; pregare il Signore che faccia tornare la Gerarchia della Chiesa ad essere testimone di Cristo e non serva del mondo; invocare la Vergine Santissima che ci conceda di avere un Papa santo e timorato di Dio, il quale si ponga come un nuovo profeta in questa Ninive che è il mondo moderno, ammonendo i potenti della terra come ancora sapeva fare Giovanni Paolo II su temi fondamentali come il rispetto della vita dal concepimento alla morte naturale o sulla famiglia.

Smettiamola di credere di poter fare a meno di Dio, di pensare che basti seguire un credo qualsiasi per salvarsi, o che il Dio Uno e Trino che si è rivelato a noi e che ha sacrificato il Suo Figlio Unigenito per la nostra salvezza possa esser messo sullo stesso piano degli idoli falsi e menzogneri, ad iniziare dalla maledetta pachamama.

Cerchiamo piuttosto di far sì che Cristo regni anzitutto nel nostro cuore, e di conseguenza nelle nostre famiglie, per poi regnare anche nelle nostre società. Se sapremo essere sale della terra (Mt 5, 13) per la restaurazione del Regno di Nostro Signore, la società non potrà che trarne vantaggio; se invece asseconderemo il piano infernale del Great Reset in nome di una impossibile fratellanza tra Bene e Male, saremo destinati inesorabilmente alla condanna assieme ai nemici di Dio, ad esser calpestati dagli uomini (ibid.).

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

9 Aprile 2021

Die VI infra Octavam Paschae